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PERUGIA IN BICI. Girovagando tra santi patroni, chiese e vestigia degli antichi rioni

20,00 

Descrizione

Claudio Ricci (presidente onorario siti patrimonio UNESCO in Italia) recensisce il volume

148x210h mm, pp. 121, ill a colori

In copertina, Pedalando a Perugia tra cultura, emozioni e …sapori, acquerello di Anna Maria Angelelli

Prefazione

I nostri centri storici sono meravigliosi per l’arte, le chiese, i palazzi e i panorami. Perugia è stupenda per l’arte, le chiese, i palazzi e i panorami. Scoprirli, apprezzarli, goderli ricrea lo spirito, alimenta la mente, ristora l’anima.
E quale modo migliore di riviverli e riapprezzarli pedalando in bicicletta senza fretta, come dice anche una famosa canzone. Si tratta di farlo di domenica o nei giorni festivi, quando le strade sono più libere e le automobili non sfrecciano nevroticamente e pericolosamente sulle strade.
È quello che ci prospetta questa bella e documentata guida di Giancarlo Mazzasette, Perugia in bici, indicandoci il modo di poter conoscere meglio i cinque rioni della nostra affascinante città, inquadrandoli storicamente, descrivendoli artisticamente, presentandoli paesaggisticamente. Questo, anche per coglierne meglio il valore culturale e poter partecipare alla rievocazione storica e alle gare fra rioni di Perugia 1416, anno del suo massimo fulgore medievale.
Con questa guida dietro si può essere come dei viaggia-tori curiosi ed estasiati, magari riscoprendo ciò che già si crede di conoscere della Perugia etrusca o medievale o rinascimentale. Pensiamo solo alle statue delle Muse dei giardini del Frontone, di cui potremmo divertirci a indovinare il loro significato allegorico, o alla Perugia sotterranea, con i resti etruschi, romani e medievali.
Farlo con una mountain bike è più bello che a piedi: basta provarlo per poterlo capire! È allora che si può godere dello scalare stradine e discenderne, fermarsi dove si vuole, magari per leggere e meditare su di una panchina o davanti a un panorama o nel visitare una chiesa come San Pietro, la Cattedrale, San Michele Arcangelo (il Tempietto), la Chiesa nuova di San Filippo o quella del Gesù e tante altre. Si tratta di una cosa ben diversa dall’andare in bici a scalare colline e montagne, cosa pur bella ma per pochi e ben allenati. Questo girare con la bici è possibile per tutti. In questo modo, personalmente, ho anche io tante volte rivisitato di domenica la nostra città e, in vero, anche certe zone artistiche di altre città, come Roma e Firenze.
Lo dico a ragion veduta, per averlo fatto da solo o in compagnia all’inizio degli anni 80, con una delle prime mountain bike di Perugia – se non proprio la prima – con i ragazzini che ai giardini Carducci si avvicinavano per vederla o davanti al Duomo, dove mi fermavo spesso per contemplare la Fontana Maggiore o la scalinata del Palazzo dei Priori, allungando lo sguardo lungo la visione di tutto il corso Vannucci. E qualche volta tiravo fuori una vecchia guida di Perugia di mio padre, per ripassarmi storie e personaggi, artisti e opere d’arte. E, poi, quei gruppi gioviali di tante persone, sedute pigramente a prendere il sole su quelle scalinate!
Così, fra le altre, ho scoperto una piazzetta racchiusa, al-la fine di Corso Garibaldi, prima del Tempietto di Porta Sant’Angelo, dove mi dissetai a quella fontanella che c’è dentro, per poi leggermi dei passi di qualche libro che mi portavo dietro. E tante altre stradine e piazzette, dai nomi più strani, perché Perugia ha delle viuzze molto particolari, dai nomi davvero simpatici, come quelle attorno alla via dei Priori o sotto l’acquedotto medievale. Basta girovagare un poco, sempre senza fretta, per scoprire la bellezza in un particolare o in uno scorcio.
Questa guida ci porta per mano, indicandoci i percorsi giusti, per non perderci e per farci cogliere tante bellezze, potendone comprendere anche la storia e il valore artistico. Lo stesso corredo di belle fotografie permette il riscontrare luoghi e monumenti, anche per fissarli nella memoria e riviverne momenti e sensazioni.
Insomma, in questa ben documentata e funzionale guida c’è tutto ciò che può servire per diventare esploratori della cultura e dell’arte della nostra bellissima città, gustandola pedalando. Basta farlo sapere a viaggiatori sportivi o semplicemente ardimentosi. Ricordando sempre di portarsi dietro una catena da bici e un portafoglio, per gustare i manicaretti dei tanti rinomati ristoranti e trattorie, che si trovano lungo il percorso, s’intende!

Gaetano Mollo

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