Descrizione
Formato 148×210 mm, brossura, pp. 179
Orfeo Carnevali (Perugia, 10 dicembre 1925 –19 febbraio 2009) è stato un militante del Pci e uno dei padri della riforma sanitaria del 1978, uno che ha cercato di far funzionare un sistema sanitario regionale universale e pubblico poi entrato in crisi con l’aziendalizzazione e l’apertura al mercato.
Orfeo Carnevali è un esponente di quella generazione di intellettuali attivi nella seconda metà del Novecento caratterizzati dalla stretta congiunzione tra impegno tecnico-professionale e impegno politico, soprattutto per quanto riguardava un welfare, tutto da costruire, che fosse un momento di conquista di diritti e non di erogazione di prestazioni assistenziali.
Orfeo Carnevali si era laureato in Medicina a Perugia nel 1950 e poi si era specializzato in Igiene e in Medicina sociale nel 1966, per conseguire la libera docenza l’anno successivo.
È stato un militante eccentrico del Pci che, di fronte alle novità emerse dal XX congresso del Pcus e dal Rapporto Krusciov, denuncia l’atteggiamento reticente del partito, i fenomeni di malcostume e di “corruzione” presenti al suo interno e la necessità di una “moralizzazione”, soprattutto per quello che riguardava il “carrierismo” di alcuni dirigenti e la corsa ai posti da parlamentare.
Questa critica durerà anche negli anni successivi e lo porterà a vedere in modo positivo la rottura tra Unione Sovietica e Cina Popolare e a partecipare attivamente, già alla fine del 1962, all’esperienza dell’Associazione di amicizia tra Italia e Cina con l’obiettivo di farne la promotrice di un dibattito politico e ideologico che fosse un dibattito di “verità” e per riaffermare “la validità degli ideali del socialismo”.
Chiusa ben presto questa esperienza, Orfeo Cardinali rilancerà incrementando il suo impegno professionale che diverrà “la prosecuzione della politica con altri mezzi”.
Nei primi anni sessanta assunse l’incarico di direttore sanitario dell’ospedale di Foligno e, sotto la regia di Alessandro Seppilli, iniziò a operare nell’ambito della programmazione sanitaria.
Dopo la costituzione delle Regioni a statuto ordinario (1970) le dinamiche interne al Pci dovettero confrontarsi con il governo del nuovo ente e la costruzione dei suoi apparati: a Carnevali viene affidato il compito di rimettere in sesto gli ospedali e le Unità locali socio sanitarie.
Nel lungo periodo di attività come organizzatore di ospedali e servizi sanitari non lascerà mai l’attività di formazione e di divulgatore di buone pratiche. A lui si devono due volumi fondamentali come Assistenza infermieristica illustrata (Roma, Il Pensiero scientifico, 1984) e L’ ospedale oggi. Funzioni, organizzazione, strutture, personale (Roma Carocci, 1986) scritto in collaborazione con Pasquale Morlunghi.
Esce dall’impegno operativo nel 1995. Farà a tempo a vedere in attività il nuovo ospedale di Foligno, da lui fortemente voluto, inaugurato nel 2006, e a rammaricarsi del lento ma inesorabile degrado della sanità pubblica in Umbria, della sua deriva aziendalista. Per Orfeo Carnevali che metteva al centro della sua attività il malato, deve essere stato un momento traumatico che rimetteva in discussione gran parte di quello per cui si era battuto. In anni in cui i miti del primo ventennio del XXI secolo stanno entrando progressivamente in crisi la lezione di Orfeo Carnevali torna a essere nuovamente attuale. [dal contributo di Renato Covino]
Scritti di
Angelo Baldoni, Gianni Barro, Claudio Bartocci, Fortunato Berardi, Nazareno Bondi, Carmelo Caratozzolo, Liano Ceccarelli, Francesco Cerami, Glory Checcucci, Maria Angelica Chichizola, Renato Covino, Pietro De Ciuceis, Lino Di Lallo, Marco Franceschini, Emilio Gentile, Vittorina Grasselli, Fausto Grignani, Paolo Latini, Angelo Lillacci, Giovanni Lupidi, Elmo Mannarino, Massimo Fabrizio Martelli, Massimo Massi Benedetti, Paolo Menichetti, Ugo Mercati, Maurizio Mori, Giovanni Natalini, Maria Olivi Barbieri, Marcello Paci, Renato Palumbo, Francesco Paoletti, Roberto Paradiso, Alessandro Pastorelli, Ennio Pastore, Svedo Piccioni, Feliciano Prosperi, Paolo Riccioni, Mario Romagnoli, Antonio Siena, Enrico Signorini, Imola Susta, Claudio Tomassoni, Carlo Tardioli, Alessandro Truffarelli, Gianfranco Vecchiarelli, Floriano Ventura