Descrizione
202 p., f.to cm 21×15, brossura con bandelle. Questo volume è il punto di arrivo di una lunga attività di studio dedicata al giurista tedesco Johannes Althusius (1563-1638), noto come uno dei primi teorici ad aver affermato il principio della sovranità popolare e aver concepito l’idea di una sorta di ‘protofederalismo’. Il primo capitolo affronta il nodo centrale della teoria althusiana dello Stato, ovvero la peculiare idea di sovranità di questo giurista e teorico politico tedesco, attraverso l’analisi del modo in cui Althusius stesso ricostruisce l’origine e la natura del diritto regale. Il secondo capitolo è dedicato al problema cruciale delle leggi nella Respublica Christiana riformata. Il terzo ricostruisce le idee di giustizia e di censura in Althusius, due momenti centrali della teoria althusiana dello Stato strettamente correlati fra loro. Il quarto capitolo approfondisce un altro aspetto importante nella costruzione teorica althusiana, quello della guerra. Il quinto e ultimo capitolo, dedicato al problema della coscienza nel diritto pubblico dell’età della Riforma, ripercorre l’evoluzione dell’idea di coscienza da Calvino fino ad Althusius, per concentrarsi sui temi della libertà di coscienza e della libertà religiosa. Prendendo le mosse dal pensiero di Althusius, l’analisi si apre, su questi temi, ad un confronto con altre voci fortemente esemplificative del grande dibattito dottrinale, autenticamente interconfessionale, che si sviluppa in Europa fra Cinque e Seicento, da quella del grande giurista e teorico politico francese Jean Bodin a quella di uno dei maggiori giuristi della Germania protestante negli anni venti e trenta del Seicento, Christoph Besold. Lucia Bianchin è professore associato di Storia del diritto medievale e moderno, disciplina che insegna nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento insieme alla Storia del pensiero giuridico moderno. I suoi studi si rivolgono soprattutto all’esperienza giuridica della prima modernità a cavaliere tra Italia e Germania, dove ha condotto ricerche presso il Max-Planck Institut für europäische Rechtsgeschichte di Francoforte e dove appartiene alla Johannes-Althusius-Gesellschaft. Gesellschaft zur Erforschung der Naturrechtslehren und der Verfassungsgeschichte des 16. bis 18. Jahrhunderts. È autrice di numerosi saggi sulla tradizione giuridica occidentale medievale e moderna e del volume Dove non arriva la legge. Dottrine della censura nella prima età moderna, Bologna, Il Mulino, 2005 (Istituto storico italo-germanico in Trento, Monografie, 41). Con Marta Ferronato ha curato il volume “Silete theologi in munere alieno”. Alberico Gentili e la Seconda Scolastica. Atti del Convegno Internazionale Padova, 20-22 novembre 2008, Padova, Cedam, 2011 (Biblioteca di “Lex naturalis”, 9), che raccoglie gli studi più recenti sul giurista e riformatore Alberico Gentili (1552-1608).