Descrizione
Quattro tomi per complessive 1650 pagine, a cura e con introduzione di Roberto Lorenzetti.
Una fotografia dell’Umbria dell’Ottocento ricca di dettagli che poche altre regioni possono vantare. Uno strumento di lavoro imprescindibile per chi si occupa della storia sociale ed economica di questa regione, ma anche per chi intende confrontare la realtà di oggi con quella di ieri.
Questo è in sintesi Alcuni elementi di Statistica della Provincia dell’Umbria, l’enciclopedico lavoro che Francesco Francesconi ha composto all’indomani dell’Unità d’Italia, raccogliendo tutto quanto c’era da raccogliere in termini di conoscenza empirica sulla sua regione, esponendolo in tavole colme di dati per ogni centro abitato dei circondari di Perugia, Spoleto, Foligno, Orvieto, Terni e Rieti. Popolazione, agricoltura, industria, sanità, commercio, giustizia, analfabetismo, strutture di assistenza, e tanto altro ancora, sono i contenuti dell’opera di Francesconi che non si limitò ad utilizzare i vari censimenti, da quello pontificio a quelli postunitari, ma anche i dati della Direzione del Censo, delle Camere di Commercio, del Genio Civile, dei Comuni, sistematizzando anche quelli che la Provincia dell’Umbria andava raccogliendo e pubblicando nei propri atti ufficiali. Dentro questo vastissimo mosaico di numeri si trova l’indagine sul patrimonio culturale di Mariano Guardabassi. Un lavoro nel lavoro, redatto proprio in quello stesso periodo e che proprio in questa opera vide per la prima volta la luce. Francesconi per uniformarlo al resto della sua opera chiamò questo capitolo “statistica monumentale”, ma in realtà si tratta del primo organico censimento dello straordinario patrimonio storico-artistico presente al tempo in ognuno dei comuni umbri. Il secondo volume di questa opera, per circa quattrocento pagine, è totalmente dedicato a questo lavoro, nel quale per ogni chiesa e ogni palazzo di tutti i centri umbri, vengono elencate le opere d’arte che contenute.
Un elenco affiancato da commenti e considerazioni, così come era costume del tempo, e così come torna utile oggi, magari per verificare quanto di quel patrimonio esiste ancora, o magari per conoscere la provenienza di parte di esso che, per i più svariati motivi, è stato poi spostato altrove.
Utilissimo è l’elenco finale dei pittori, scultori e architetti, autori delle opere che vengono citate nel volume.
A differenza dell’originale in due tomi, questa edizione è pubblicata in 4 volumi per complessive 1650 pagine. Un formidabile strumento di conoscenza dell’Umbria del XIX secolo oggi a disposizione di tutti.